Quanto tempo prima consegnare le partecipazioni?

Quanto tempo prima devo dare le partecipazioni?, questa è la domanda che si futuri sposi fanno più spesso durante la pianificazione del matrimonio.

Secondo il Galateo, le partecipazioni dovrebbero essere recapitate dai tre ai quattro mesi prima delle nozze in periodi normali, mentre dai sei ai sette mesi prima, se le nozze sono programmate in periodi di festività, per esempio Natale, Capodanno, Pasqua ma anche durante le vacanze estive, questo per evitare le le persone programmino le ferie proprio in quei giorni.

Ci sono casi specifici però, in cui è necessario fare uno strappo alla regola e cambiare le tempistiche, per esempio, se gli invitati vengono da lontano, è necessario dare loro il tempo di organizzare voli, transfer e alloggi, per questo è meglio recapitare le partecipazioni dagli otto ai nove mesi, o addirittura un anno prima in caso gli invitati debbano prenotare voli intercontinentali per raggiungervi.

Se il matrimonio è per pochi intimi, potete prendervela con più calma, consegnando gli inviti formali dalle quattro alle sei settimane prima, ma non dimenticate di preannunciare l’invito ai vostri ospiti a voce.

Consigli:

Se siete in ritardo con la consegna delle partecipazioni oppure non avere ancora le informazioni dettagliate per poterle sviluppare, non temete, potete sempre anticipare l’invito con un Save The Date digitale, contenente almeno la data

Cosa scrivere nel Save The Date?

  1. Nome degli sposi
  2. data delle nozze
  3. Città dove si svolgeranno le nozze

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Matrimonio e mappa tavoli: 5 Consigli+ 1 per crearla senza stress

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Durante la pianificazione del matrimonio, uno dei passaggi più complicati e stressanti è la stesura della mappa tavoli del ricevimento, risulta infatti difficile trovare la giusta combinazione tra tutti gli ospiti.

Non sentitevi soli, è una rottura per il 90% dei futuri sposi, dovrete lavorarci, ragionare, fare e rifare, quindi armatevi di pazienza!

Quando iniziare a fare la mappa tavoli del matrimonio?

iniziate a fare una bozza della mappa tavoli quando avrete una lista invitati quasi ufficiale, iniziare troppo presto sarà un impiego di energie inutile e fonte di frustrazione.

Cinque consigli più uno su come creare la mappa tavoli per il vostro matrimonio

  1. Siate flessibili, sarà proprio quando avrete trovato la combinazione perfetta che arriveranno aggiunte o defezioni che vi stravolgeranno i piani.
  2. Lavorate sulla base del numero, forma e capienza dei tavoli che avrete effettivamente a disposizione. Chiedete al catering del matrimonio.
  3. Rispettate la capienza dei tavoli indicata dal catering del matrimonio e ragionate in relazione ai vostri ospiti. Se il tavolo è da dodici, dodici adulti ci staranno alla perfezione, dodici bambini staranno comodi, dodici giocatori di rugby non ci staranno neanche per sogno..
  4. Lasciate i bambini al tavolo da soli solo se previsto del personale dedicato o se abbastanza grandi da essere autonomi, per evitare l’effetto rave party ma soprattutto per questioni di sicurezza.
  5. Segnalate all’interno della mappa eventuali intolleranze, allergie o preferenze alimentari ( come ad esempio menu vegetariano o vegano) e preoccupatevi di dire agli ospiti di non cambiare autonomamente posto, in modo da non mettere in difficoltà il personale di sala ma soprattutto non mettere a rischio la propria salute.
  6. Non potete prevedere il comportamento dei vostri ospiti e non ne siete nemmeno responsabili, se però sapete che i vostri zii al terzo bicchiere, litigano per l’Inter, divideteli dal principio, prevenire è meglio che curare!

Tavoli al matrimonio: cinque errori da non fare

Durante la pianificazione del matrimonio, il maggior numero di errori viene fatto al momento della stesura dei tavoli, evitate;

  1. Tavoli sovraffollati: rispettate la capienza dei tavoli indicata dal catering, ma non dimenticate mai di ragionare in funzione dei vostri ospiti ( nel tavolo da dodici, dodici adulti staranno alla perfezione, dodici bambini staranno comodi, dodici amici della squadra di rugby non ci staranno per niente). Ricordate che dovete garantire agli ospiti il giusto spazio di movimento.
  2. Tavoli sovraccarichi: “Less is more” non è una moda ma una grande verità, evitate di sovraccaricare la tavola con troppe decorazioni, piatti, bicchieri e posate laddove non è necessario.
  3. Centrotavola troppo alti: il centritavola del matrimonio non deve mai ostacolare la vista degli ospiti seduti al tavolo. le persone dovranno essere in grado di vedersi e comunicare tra loro serenamente senza dover spostare continuamente il centrotavola.
  4. Spazio limitato tra i tavoli: assicuratevi ci sia abbastanza spazio tra i tavoli per consentire agli ospiti di muoversi comodamente senza sentirsi stretti o intrappolati e per il personale di servizio di lavorare al meglio.
  5. Illuminazione inadeguata: assicuratevi che l’illuminazione sia sufficiente per creare un’atmosfera accogliente e per consentire agli ospiti di vedere chiaramente ciò che stanno mangiando e con chi stanno interagendo.

Siete pronti per la stesura della vostra mappa tavoli?

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TESTIMONI DI NOZZE IN CHIESA: REQUISITI E FALSI MITI

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Scegliere i testimoni per il matrimonio è una delle scelte più profonde e introspettive durante la pianificazione delle nozze. Non si tratta solo di affidare un compito all’interno del matrimonio, ma è una dimostrazione di fiducia e stima profonda nei confronti di chi sceglierete. Per questo motivo tale scelta, va presa con la massima calma e consapevolezza tra le persone che vi stanno più a cuore. I testimoni, non sono solo coloro che vi supporteranno nel giorno del vostro matrimonio, ma dovrebbero essere coloro che sono al vostro fianco nella vita.

Testimoni di nozze in Chiesa: requisiti e falsi miti da sfatare

Passaparola errati, hanno generato parecchia confusione rispetto ai requisiti che devono o non devono avere i testimoni durante la funzione religiosa nel culto cattolico.

A differenza di quanto accade per gli sposi, che nel rito cattolico, devono necessariamente aver ricevuto Battesimo, Cresima e dimostrarlo con la relativa documentazione, i testimoni non devono necessariamente essere battezzati o cresimati. 

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Che requisiti devono avere i testimoni nel matrimonio in Chiesa?

I testimoni devono:

  1. Aver raggiunto la maggiore età.
  2. Essere capaci di intendere e volere.
  3. Essere in pieno possesso dei loro diritti civili.
  4. Essere almeno due ( minimo, uno per la sposa e uno per lo sposo).
  5. Se gli sposi o uno dei due è straniero o residente all’estero, è obbligatorio che almeno uno dei due testimoni abbia la cittadinanza italiana.
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Che requisiti non sono richiesti ai testimoni nel matrimonio in Chiesa?

I testimoni non devono necessariamente essere:

  1. Battezzati e cresimati, (requisiti invece richiesti dal canone 874 agli sposi e a padrino e madrina di Battesimo e Cresima).
  2. Cattolici praticanti
  3. Essere in numero pari
  4. Non separati o divorziati

Questo perchè all’interno del rito cattolico è il Parroco a ricoprire il ruolo religioso, mentre ai testimoni spetta il compito di apportare le firme sul registro dei matrimoni dopo la lettura degli articoli del Codice Civile ricoprendo così un ruolo puramente civile.

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ECO STATIONERY, PER UN MATRIMONIO PIU’ SOSTENIBILE

Il

matrimonio porta con se un inevitabile impatto ambientale, l’Ansa ha stimato che un matrimonio di circa 100 invitati, è in grado di produrre almeno 5 tonnellate di anidride carbonica, una cifra non indifferente contando che, secondo i dati Istat, nel 2022, solo in Italia, sono stati celebrati 96841 matrimoni.

Ridurre l’impatto ambientale del vostro matrimonio è possibile partendo da piccole scelte consapevoli, come ad esempio la scelta dei materiali impiegati, come la carta per la vostra stationery ( save the date, partecipazioni, menu ecc).

Le tipologie di carta

lo sapete che, oltre alla carta riciclata esistono altre carte, 100% ecologiche, ricavate per esempio dalle fibre del cotone, dalle bucce della frutta e dalle feci animali?

tra le migliori carte ecologiche abbiamo;

  1. Carta riciclata fatta a mano: realizzata con carta da macero e non con cellulosa ricavata direttamente dagli alberi, consente di risparmiare il 65% dell’energia necessaria per produrre nuova carta, riducendo l’inquinamento idrico del 35% e quello atmosferico del 74%, oltre a contrastare la deforestazione.
  2. Carta FSC: una carta che ha ricevuto la certificazione FSC, Il Forest Stewardship Council, è il sistema di certificazione forestale più accreditato al mondo, il cui controllo garantisce una filiera controllata, la quale attesta che la carta, contenga legno proveniente da foreste gestite nel rispetto di rigorosi standard ambientali, volti a mantenere le comunità naturali, la conservazione delle foreste, nonché il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle popolazioni indigene.
  3. Carta che germoglia: una carta ecologica biodegradabile e fatta a mano, data dall’unione di carta riciclata, con una miscela di semi di fiori annuali e perenni; se gettata a terra e innaffiata darà vita a splendidi fiori.
  4. Carta cotone: una carta ecologica realizzata con fibre provenienti dalla pianta del cotone; viene definita ” tree free” poiché non contiene cellulosa estratta dagli alberi.
  5. Carta Alghe: prodotta utilizzando le alghe in eccesso provenienti da ambienti lagunari a rischio.
  6. Carta Crush: prodotta utilizzando gli scarti di lavorazione agro- industriali ( residui di agrumi, uva, lavanda, mais, olive, ciliegie, kiwi, caffè, mandorle e nocciole) che sostituiscono fino al 15% di cellulosa proveniente dagli alberi.
  7. Poo poo paper: carta ecologica prodotta in Thailandia, estratta dalla lavorazione delle feci degli elefanti per contrastare non solo la deforestazione ma anche il bracconaggio, favorendo l’impiego degli abitanti dei villaggi rurali, le cui condizioni di lavoro sono regolamentate e controllate con un conseguimento miglioramento della qualità di vita. Per realizzare questa carta, non viene abbattuto alcun albero e non vengono utilizzati decoloranti, cloro o agenti chimici e l’uso dell’acqua è ridotto al 90% rispetto ad una normale lavorazione.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 Potete realizzare la vostra eco-stationery affidandovi a professionisti di settore che hanno a cuore l’ambiente come Silvia di With Sugar wedding, con la quale condivido l’amore per glie eventi e la natura, potete trovare tutti i suoi lavori su With Sugar è Differente – With Sugar                                            Leggi anche:                                                                                                                                                                        Quanto tempo prima consegnare le partecipazioni? (irenebaselli.com)                                                                               
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BAMBINI AL MATRIMONIO, COME GESTIRLI

Piccola grande scomodissima verità: i bambini ai matrimoni si annoiano!

E sapete in cosa si trasforma un bambino annoiato? in un’incontenibile calamità naturale, di corse, urla e capricci.

Ricordate, per ogni bambino annoiato e urlante c’è un genitore che non si gode la festa, quindi, per il bene di tutti smettiamola di pretendere che i bambini si comportino da adulti ai matrimoni ma creiamo per loro la situazione adatta alle loro esigenze, lasciandoli liberi di essere ciò che sono, bambini!

Come gestire i bambini al matrimonio

  1. Informate dal principio i genitori sul numero di bambini che saranno presenti al matrimonio e sulla loro fascia di età, in modo possano valutare se sia o meno la situazione adatta ai loro figli e organizzarsi di conseguenza.
  2. Rispettate le loro tempistiche, far mangiare i bambini troppo tardi può essere una fonte di stress soprattutto per i più piccoli, accordatevi col catering per farli servire per primi e che le portate del menu bimbi abbia tempi più rapidi rispetto alle portate degli adulti.
  3. Prevedete un intrattenimento dedicato e adatto all’età dei bambini presenti. Ricordatevi di selezionare personale specializzato che lavori in modo regolare. La custodia dei minori è una grande responsabilità non prendetela sotto gamba!
  4. fate il tavolo bimbi solo se i piccoli sono abbastanza indipendenti e se avete personale a loro dedicato, ricordatevi che in sala, ci sono camerieri che passano con piatti bollenti, bottiglie e bicchieri in vetro e piatti di porcellana, i bambini che corrono in sala potrebbero intralciare il lavoro degli operatori e creare pericoli.
  5.  Lasciate che si godano la festa, senza perdere di vista che, ciò che diverte voi, per loro è una noia mortale!                                               
  6. Ruoli dei bambini ai matrimoni: si ma senza stress                                                                                                                                                                               Paggetti incravattati che portano le fedi e damigelle vestite da bamboline che lanciano i petali, sono certamente la parte più dolce del corteo. Non dimenticate però, che per i bimbi ricevere un ruolo durante la cerimonia può essere un bellissimo gioco come il peggiore degli incubi, dipende come noi adulti glie lo facciamo vivere.Quindi, fate attenzione a non versare su di loro frustranti aspettative non preparateli mesi prima con prove e raccomandazione, farà sentire loro il peso della responsabilità, fateglielo vivere come un gioco, con delle regole si, ma senza costrizioni o privazione di spontaneità.

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BAMBINI AL MATRIMONIO: POSSIAMO NON INVITARLI?

I bambini al matrimonio sono sempre un grande dilemma per i futuri sposi, invitarli oppure no?

Cosa ne pensa il Galateo?

Secondo il Galateo, i bambini sotto ai dieci anni non dovrebbero partecipare all’evento, non solo perchè potrebbero creare caos durante la cerimonia, ma anche perchè la formalità dell’evento, potrebbe non essere adatta alle loro esigenze e quindi annoiarli. Tuttavia comunicare ai genitori che l’invito non è esteso ai loro figli non è del tutto facile.

Come comunicare ai genitori che i bambini non sono invitati al matrimonio?

A meno che non si tratti di un matrimonio molto formale, non scrivetelo sulla partecipazione ma ditelo a voce, non tutti siamo uguali, ognuno prenderà la notizia a suo modo e avrà quindi bisogno di un modo di diverso di ricevere la notizia, siate delicati!

  1. Siate onesti, dite loro che avete strutturato un evento per soli adulti e non è una situazione adatta ai più piccoli.
  2. Dite loro che volete si godano con voi la festa come ai vecchi tempi, attardandovi e ballando fino a notte fonda.
  3. Dite loro che non ci saranno altri invitati bambini e potrebbe per i loro figli essere una situazione noiosa.
  4. Dite loro che non è prevista un’animazione dedicata.

Consiglio

Nonostante il Galateo dica no alla presenza dei bambini, non è mai bello mettere in condizioni i genitori di dover escludere i propri figli dalla festa;

  1. Qualcuno potrebbe offendersi e come dar loro torto, sono pur sempre i loro figli!
  2. Non tutti hanno la possibilità di lasciare i figli a nonni o baby sitter o semplicemente possono non sentirsela. Creando un vincolo di questo tipo, potreste metterli in difficoltà e dissuaderli dall’accettare l’invito, se li avete invitati è perché tenete alla loro presenza.

I bambini non sono un problema, basta saperli gestire e creare una situazione adatta a loro, come ad esempio, prevedere un menu e un’animazione dedicata.

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LANCIO RISO: ERRORI DA NON FARE

Il lancio riso è uno dei momenti più iconici ed emozionanti del giorno del matrimonio, sempre più coppie scelgono di dare un tocco di modernità alla tradizione, optando per soluzione più originali e moderne, come il lancio di coriandoli, fumogeni, palloncini e molto altro. Ma partiamo dalle origini della tradizione per poi vedere insieme quali sono gli errori da non fare durante il lancio riso,

Origini e tradizioni

Pare che la tradizione arrivi da un’antica leggenda cinese che racconta di come un genio buono, per salvare dei contadini da fame e miseria, decise di strapparsi i denti lanciandoli in una palude, da cui poi nacquero piante di riso, Il lancio riso diventa quindi un augurio di prosperità e abbondanza ai futuri sposi.

Nell’Antica Roma, oltre al riso, anche altri cereali erano utilizzati come simbolo di buon auspicio, era infatti usanza che le donne portassero delle spighe di grano tra i capelli mentre gli uomini un copricapo con una torta, sempre di grano, che veniva offerta agli invitati insieme a frutta secca che veniva poi lanciata agli sposi per augurare loro fecondità e ricchezza.

Lancio riso, errori da non fare!

  1. Scegliete riso a basso contenuto di amido, oppure lavato, l’amido del riso sporca i vestiti.
  2. Scegliete la tipologia di rido in base all’augurio che desiderate fare/ricevere; il basmati per augurare passione, il roma prosperità, il carnaroli complicità ed infine l’arborio, per augurare un amore a cuore pieno per l’eternità.
  3. Non in tutti i luoghi di cerimonia o ricevimento è consentito lanciare il riso, assicuratevi di avere il permesso.
  4. Evitate di sostituire il riso con altri materiali inquinanti come coriandoli in plastica o palloncini.
  5. Evitate di lanciare coriandoli sul prato, sarà molto difficile ripulirli.
  6. No allo sparo di brillantini e pailettes, difficilmente riuscirete a rimuoverli senza una doccia, non vorrete rovinare così il lavoro del make up artist o uscire nelle foto come Beyoncè nei suoi migliori concerti?
  7. No alle bolle di sapone, soprattutto in presenza di pavimenti lisci, potrebbe rendere il pavimento scivoloso ed essere pericoloso.
  8. No ai coriandoli piantabili, sono una bellissima idea sostenibile, ma solo se a casa vostra. Come la prenderebbe il proprietario della location se l’anno successivo crescesswo dei girasoli su suo prato?
  9. Il lancio riso è comunque uno spreco alimentare, se volete mantenere la tradizione stando però attenti alle risorse ambientali, create dei conetti con poco riso per ognuno in modo da contenerne l’utilizzo.Consigli 
    Informatevi sempre su cosa è consentito e cosa no nei luoghi di cerimonia e ricevimento e informate i vostri ospiti di eventuali divieti. Ricordate, nonostante i divieti, che il lanciatore molesto, si insinua in tutti i matrimoni, ed è incredibilmente veloce.                                  Leggi anche                                                                                                                                                                                                      LANCIO DEL BOUQUET, TRA TRADIZIONE E MODERNITA’ – Event planner & Creator in Lombardia (irenebaselli.com)                                Le damigelle della sposa – Event planner & Creator in Lombardia (irenebaselli.com)                                                                                     Stile mood tema: i falsi gemelli – Event planner & Creator in Lombardia (irenebaselli.com)

COME SCEGLIERE LA LOCATION DEL MATRIMONIO PASSO DOPO PASSO

Hai ricevuto la tanto attesa proposta ed è tempo di iniziare con i preparativi. Una volta scelto il luogo in cui si celebrerà il rito, lo step successivo sarà scegliere la location in cui si svolgerà il ricevimento e, dato che la scelta,  sarà strettamente legata alla disponibilità della struttura, è bene affrettarsi e prenotarla il prima possibile.

Quanto tempo prima prenotare la location?

Il tempo ideale per iniziare a scegliere con cura la location è di 12 / 10 mesi prima, questo vi permetterà di analizzare tutti i pro e i contro e di trovare una soluzione alternativa qual’ora il luogo dei vostri sogni risultasse già prenotato, oppure non corrispondente alle vostre esigenze.

Ebbene si, mettete in conto che spesso, ciò che avete visto sui social e che vi ha fatto innamorare di una location, potrebbe, in fase di approfondimento e sopralluogo, non rispondere a pieno alle vostre esigenze. Armatevi di pazienza e non fate scelte affrettate, i fattori da tenere conto per selezionare al meglio la location del vostro matrimonio, sono tanti e vanno valutati con calma e razionalità.

Prima fase: definite tipologia e luogo del rito del matrimonio

Se l’idea è di un rito religioso, non dovrete far altro che prenotare il luogo della cerimonia ( ad esempio la chiesa ) e selezionare quali sono le location geograficamente più vicine, se state optando invece per un rito civile in loco, la location dovrà essere Casa Comunale, al contrario, valutate la distanza tra location e Municipio oppure ripiegate su un rito simbolico.

Seconda fase: fate una pre selezione basandovi su stile e budget

La scelta della location prevede una fase preliminare che vi permetterà di chiarirvi le idee fin da subito. Durante questa fase dovrete tener conto di due fattori: lo stile e il budget.

Valutare in base a questi due elementi, vi permetterà di fare una prima scrematura  e stringere il campo sulle location per cui varrà veramente la pena spendere del tempo per fare un sopralluogo e richiedere un preventivo.

Andare a vedere le location è un grande impegno in termini di tempo ed energie, non sprecatele!

Stile

Lo stile della location deve rispecchiare il vostro gusto e la vostra personalità, la location sarà infatti la scenografia e condizionerà inevitabilmente tutti gli altri elementi che verranno inseriti, quindi se siete amanti della natura evitate ville e castelli, allo stesso modo se vorrete un risultato più principesco evitate agriturismi o location industrial. Non seguite le mode del momento, il ricordo di quel giorno sarà per sempre.

Budget 

In fase di pianificazione, è fondamentale non perdere mai di vista il proprio budget, prima di partire, chiedetevi quanto volete spendere per l’intera organizzazione del matrimonio e calcolate che a grandi linee, la location corrisponde a un buon 15% della spesa totale del matrimonio. 

Fase tre: continuate la selezione basandovi sugli aspetti tecnici

Una volta definiti, luogo del rito, stile e budget, dovrete tener conto di;

  1. Posizione geografica, ovvero la distanza della location dal luogo della cerimonia e dagli hotel più vicini in caso gli ospiti necessitino di pernottamento.
  2. Capienza in base al numero dei vostri invitati
  3. Struttura, quali spazi possono essere utilizzati ma soprattutto  se c’è e qual’è il piano b in caso di maltempo
  4. Accessibilità e logistica, informatevi se è possibile l’accesso in location con le auto oppure ci sono limiti ( ad esempio zone ztl ) o eventuali permessi da richiedere, se ci sono parcheggi, oppure è necessario organizzare un servizio navette.
  5. Esclusività: informatevi se durante il giorno il vostro sarà l’unico matrimonio ad essere celebrato in location, se e quali sono i limiti di spazio e tempo a voi dedicati
  6. Servizi, quali sono i servizi inclusi, ad esempio c’è la ristorazione interna oppure è necessario ricercare un catering esterno. Qual’ora ci fosse la ristorazione interna, prenotate un tasting e valutate se è di vostro gradimento.
  7. Limiti e regole: per quanto tempo vi sarà concesso l’uso della location?  fino a che ora è possibile fare musica? ci sono vincoli sui fornitori da poter coinvolgere? essere liberi di scegliere a quali fornitori affidarsi non è scontato, è possibile infatti che la location lavori in esclusiva con il suo team.

Consiglio:  scegliete per voi stessi, ma non dimenticatevi mai dei vostri ospiti, se ci tenete che tutti partecipino al grande giorno metteteli in condizioni di poterlo fare, se sapete di avere parenti anziani ad esempio, evitate distanze troppo lunghe oppure percorsi in salita da fare a piedi. Rendere un evento confortevole per gli ospiti è la base dell’ospitalità e contribuirà a creare una bella atmosfera.

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LANCIO DEL BOUQUET, TRA TRADIZIONE E MODERNITA’


Lancio del bouquet: origini e tradizioni

Il tradizionale lancio del bouquet, è un gesto simbolico che ha origini antiche legate al significato del bouquet stesso, simbolo di fedeltà e fecondità. La tradizione vuole che il bouquet, sia l’ultimo regalo che lo sposo fa, da fidanzato alla futura sposa e che, per essere di buon auspicio, debba passare da tre diverse mani: quelle dello sposo, quelle della sposa, e quelle di una nubile a cui si augura di convolare a sua volta presto a nozze. Per questo motivo, la sposa non dovrebbe tenere per sè il proprio bouquet, ma liberarsene!

Nonostante la tradizione però, sempre più spose decidono di conservare come ricordo il proprio bouquet senza rinunciare all’iconico lancio, facendo confezionare così, dal flower designer, un bouquet in versione ridotta, detto ” bouquet da lancio”.

Quando fare il lancio del bouquet?

Una delle domande frequenti quando si parla di lancio del bouquet, riguarda proprio su quando debba avvenire. Secondo la tradizione la sposa dovrebbe donare il proprio bouquet successivamente al fatidico si, quindi  al termine della cerimonia. 

Nei matrimoni moderni tuttavia, il lancio viene rimandato al ricevimento per impreziosire la festa. Il momento del lancio del bouquet diventa infatti un momento di condivisione tra la sposa e le invitate e reso sempre più vivace dalla scelta di una colonna sonora a tema, spesso legata al mondo femminile o canzoni simpatiche per rendere il momento più leggero e divertente. Un esempio ? ” Girls just wanna have fun” di Cyndi Lauper.

In quale momento del ricevimento fare il lancio del bouquet?

Non rispettando la tradizione, potete scegliere un qualsiasi momento, ad esempio dopo il taglio della torta prima dell’apertura delle danze, oppure durante l’aperitivo.

Ora che conoscete tutto sul lancio del bouquet, cosa scegliete di fare? rimanere fedeli alla tradizione oppure optare per una soluzione più moderna?

leggi anche https://www.irenebaselli.com/tutto-sul-bouquet-da-sposa/

BOUTONNIERE: TUTTO QUELLO CHE LO SPOSO DEVE SAPERE

Cos’è la Boutonnière ?

Nel mondo del wedding, quando si parla di bottoniera, o boutonnière in francese, si fa riferimento al piccolo accessorio floreale  applicato alla giacca dello sposo, ai testimoni e alle figure maschili che hanno un ruolo fondamentale, sia il giorno delle nozze che nella vita dei futuri sposi, come ad esempio il papà e i fratelli.

Mentre il fiore all’occhiello è caratterizzato da un unico fiore, la boutonnière è una vera e propria composizione floreale in miniatura, ed è, tra tutti gli accessori dell’uomo – scarpe, cravatta, papillon, gemelli, pochette e orologio – il più importante, perché ha la funzione di contraddistinguere tra tutti gli invitati, gli uomini che hanno un ruolo rilevante all’interno della cerimonia e della famiglia. 

Boutonnière: origini e tradizione

Durante le sue nozze con la Regina Vittoria del Regno Unito, il principe Alberto di Sassonia-Coburgo, in un gesto scenografico e simbolico, incise con il proprio coltello, il bavero della sua giacca proprio all’altezza del cuore, inserendo alcuni fiori del bouquet della sua sposa.

Successivamente, ordinò ai suoi sarti di realizzare un occhiello a tutte le sue giacche, per potervi applicare dei fiori, lanciando una vera e propria moda che raggiunse il suo picco massimo nel diciannovesimo secolo, quando gli uomini non potevano proprio rinunciare a questo accessorio.Ph. Generalfoto

Tutto quello che devi sapere sulla boutonnière

  1. La boutonièrre si applica sul reverse sinistro della giacca.
  2. La boutonnière non va inserita nel taschino della giacca; quello è il posto della pochette.
  3. La boutonnière va applicata con una spilla o con un’apposita calamita.
  4. La scelta tra calamita e spilla, dipende dal tessuto della vostra giacca, per evitare di danneggiarlo, chiedete consiglio all’atelier che confezionerà l’ abito.
  5. La boutonnière deve richiamare lo stile, il mood e il colore del matrimonio, se si tratta di un matrimonio in campagna potrete ad esempio optare per fiori di campo, se si tratta invece di un matrimonio in villa, meglio optare per fiori più classici come orchidee, dalie o ranuncoli.
  6. Per fare in modo che la boutonnière sia in armonia con tutto il resto, lasciate che venga creata dalla stessa flower designer che si occuperà dell’intero allestimento floreale.
  7. Evitate boutonnière troppo pesanti, potreste rovinare la giacca, ma soprattutto troppo grandi, per evitare l’effetto carnevale.

La boutonnière non è obbligatoria, ma se decidete di non indossarla, ricordate che tutti gli altri uomini dovranno fare lo stesso!

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