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TESTIMONI DI NOZZE IN CHIESA: REQUISITI E FALSI MITI

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Scegliere i testimoni per il matrimonio è una delle scelte più profonde e introspettive durante la pianificazione delle nozze. Non si tratta solo di affidare un compito all’interno del matrimonio, ma è una dimostrazione di fiducia e stima profonda nei confronti di chi sceglierete. Per questo motivo tale scelta, va presa con la massima calma e consapevolezza tra le persone che vi stanno più a cuore. I testimoni, non sono solo coloro che vi supporteranno nel giorno del vostro matrimonio, ma dovrebbero essere coloro che sono al vostro fianco nella vita.

Testimoni di nozze in Chiesa: requisiti e falsi miti da sfatare

Passaparola errati, hanno generato parecchia confusione rispetto ai requisiti che devono o non devono avere i testimoni durante la funzione religiosa nel culto cattolico.

A differenza di quanto accade per gli sposi, che nel rito cattolico, devono necessariamente aver ricevuto Battesimo, Cresima e dimostrarlo con la relativa documentazione, i testimoni non devono necessariamente essere battezzati o cresimati. 

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Che requisiti devono avere i testimoni nel matrimonio in Chiesa?

I testimoni devono:

  1. Aver raggiunto la maggiore età.
  2. Essere capaci di intendere e volere.
  3. Essere in pieno possesso dei loro diritti civili.
  4. Essere almeno due ( minimo, uno per la sposa e uno per lo sposo).
  5. Se gli sposi o uno dei due è straniero o residente all’estero, è obbligatorio che almeno uno dei due testimoni abbia la cittadinanza italiana.
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Che requisiti non sono richiesti ai testimoni nel matrimonio in Chiesa?

I testimoni non devono necessariamente essere:

  1. Battezzati e cresimati, (requisiti invece richiesti dal canone 874 agli sposi e a padrino e madrina di Battesimo e Cresima).
  2. Cattolici praticanti
  3. Essere in numero pari
  4. Non separati o divorziati

Questo perchè all’interno del rito cattolico è il Parroco a ricoprire il ruolo religioso, mentre ai testimoni spetta il compito di apportare le firme sul registro dei matrimoni dopo la lettura degli articoli del Codice Civile ricoprendo così un ruolo puramente civile.

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