Quanto tempo prima consegnare le partecipazioni?

Quanto tempo prima devo dare le partecipazioni?, questa è la domanda che si futuri sposi fanno più spesso durante la pianificazione del matrimonio.

Secondo il Galateo, le partecipazioni dovrebbero essere recapitate dai tre ai quattro mesi prima delle nozze in periodi normali, mentre dai sei ai sette mesi prima, se le nozze sono programmate in periodi di festività, per esempio Natale, Capodanno, Pasqua ma anche durante le vacanze estive, questo per evitare le le persone programmino le ferie proprio in quei giorni.

Ci sono casi specifici però, in cui è necessario fare uno strappo alla regola e cambiare le tempistiche, per esempio, se gli invitati vengono da lontano, è necessario dare loro il tempo di organizzare voli, transfer e alloggi, per questo è meglio recapitare le partecipazioni dagli otto ai nove mesi, o addirittura un anno prima in caso gli invitati debbano prenotare voli intercontinentali per raggiungervi.

Se il matrimonio è per pochi intimi, potete prendervela con più calma, consegnando gli inviti formali dalle quattro alle sei settimane prima, ma non dimenticate di preannunciare l’invito ai vostri ospiti a voce.

Consigli:

Se siete in ritardo con la consegna delle partecipazioni oppure non avere ancora le informazioni dettagliate per poterle sviluppare, non temete, potete sempre anticipare l’invito con un Save The Date digitale, contenente almeno la data

Cosa scrivere nel Save The Date?

  1. Nome degli sposi
  2. data delle nozze
  3. Città dove si svolgeranno le nozze

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Matrimonio e mappa tavoli: 5 Consigli+ 1 per crearla senza stress

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Durante la pianificazione del matrimonio, uno dei passaggi più complicati e stressanti è la stesura della mappa tavoli del ricevimento, risulta infatti difficile trovare la giusta combinazione tra tutti gli ospiti.

Non sentitevi soli, è una rottura per il 90% dei futuri sposi, dovrete lavorarci, ragionare, fare e rifare, quindi armatevi di pazienza!

Quando iniziare a fare la mappa tavoli del matrimonio?

iniziate a fare una bozza della mappa tavoli quando avrete una lista invitati quasi ufficiale, iniziare troppo presto sarà un impiego di energie inutile e fonte di frustrazione.

Cinque consigli più uno su come creare la mappa tavoli per il vostro matrimonio

  1. Siate flessibili, sarà proprio quando avrete trovato la combinazione perfetta che arriveranno aggiunte o defezioni che vi stravolgeranno i piani.
  2. Lavorate sulla base del numero, forma e capienza dei tavoli che avrete effettivamente a disposizione. Chiedete al catering del matrimonio.
  3. Rispettate la capienza dei tavoli indicata dal catering del matrimonio e ragionate in relazione ai vostri ospiti. Se il tavolo è da dodici, dodici adulti ci staranno alla perfezione, dodici bambini staranno comodi, dodici giocatori di rugby non ci staranno neanche per sogno..
  4. Lasciate i bambini al tavolo da soli solo se previsto del personale dedicato o se abbastanza grandi da essere autonomi, per evitare l’effetto rave party ma soprattutto per questioni di sicurezza.
  5. Segnalate all’interno della mappa eventuali intolleranze, allergie o preferenze alimentari ( come ad esempio menu vegetariano o vegano) e preoccupatevi di dire agli ospiti di non cambiare autonomamente posto, in modo da non mettere in difficoltà il personale di sala ma soprattutto non mettere a rischio la propria salute.
  6. Non potete prevedere il comportamento dei vostri ospiti e non ne siete nemmeno responsabili, se però sapete che i vostri zii al terzo bicchiere, litigano per l’Inter, divideteli dal principio, prevenire è meglio che curare!

Tavoli al matrimonio: cinque errori da non fare

Durante la pianificazione del matrimonio, il maggior numero di errori viene fatto al momento della stesura dei tavoli, evitate;

  1. Tavoli sovraffollati: rispettate la capienza dei tavoli indicata dal catering, ma non dimenticate mai di ragionare in funzione dei vostri ospiti ( nel tavolo da dodici, dodici adulti staranno alla perfezione, dodici bambini staranno comodi, dodici amici della squadra di rugby non ci staranno per niente). Ricordate che dovete garantire agli ospiti il giusto spazio di movimento.
  2. Tavoli sovraccarichi: “Less is more” non è una moda ma una grande verità, evitate di sovraccaricare la tavola con troppe decorazioni, piatti, bicchieri e posate laddove non è necessario.
  3. Centrotavola troppo alti: il centritavola del matrimonio non deve mai ostacolare la vista degli ospiti seduti al tavolo. le persone dovranno essere in grado di vedersi e comunicare tra loro serenamente senza dover spostare continuamente il centrotavola.
  4. Spazio limitato tra i tavoli: assicuratevi ci sia abbastanza spazio tra i tavoli per consentire agli ospiti di muoversi comodamente senza sentirsi stretti o intrappolati e per il personale di servizio di lavorare al meglio.
  5. Illuminazione inadeguata: assicuratevi che l’illuminazione sia sufficiente per creare un’atmosfera accogliente e per consentire agli ospiti di vedere chiaramente ciò che stanno mangiando e con chi stanno interagendo.

Siete pronti per la stesura della vostra mappa tavoli?

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CANI AL MATRIMONIO: SI, MA CON IL DOVUTO RISPETTO!

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Nel giorno del loro matrimonio, sono sempre più le coppie che decidono di includere i loro cani all’evento, considerati ormai membri della loro famiglia.

I ruoli che i cani possono ricoprire durante il matrimonio sono i più svariati, damigelle, paggetti, addirittura accompagnare gli sposi all’altare.

Damigelle e paggetti a quattro zampe, fanno si che la ricerca agli accessori come collari fioriti, pettorine elganti, papillon e cravattine, sia diventato un vero trend per ottenere scatti unici.

Ma c’è una cosa che non dobbiamo mai dimenticare quando decidiamo di includere i cani al matrimonio: il benessere animale deve venire prima di qualsiasi altra cosa!

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Quindi;

  1. Assicuratevi che la location scelta, sia per il rito che per il ricevimento, consenta la presenza di animali e di ricevere tutte le autorizzazioni necessarie.
  2. Entrate scenografiche, corse o messa in posa per gli scatti, solo se non richiedono alcuna forzatura!
  3. Assicuratevi che ci siano spazi confortevoli dedicati, non eccessivamente esposti alla folla, ai rumori e a qualsiasi fonte di pericolo o stress per il cane.
  4. Evitate tutti quegli accessori invasivi, acquistate solo attrezzatura professionale da provare con largo anticipo, va bene il fattore estetico, ma non dimenticate che non state agghindando un giocattolo ma un essere vivente!
  5. Ricordate che non avrete così tanto tempo per badare ai vostri amici a quattro zampe, quindi prendete in considerazione l’idea di ingaggiare personale dedicato, come un dog sitter professionista che se ne prenda cura.

Il Matrimonio è un giorno importante, ed è giusto includere tutto ciò che per voi è importante, ma come ogni cosa importante, abbiatene cura.

E voi cosa ne pensate?

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TESTIMONI DI NOZZE IN CHIESA: REQUISITI E FALSI MITI

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Scegliere i testimoni per il matrimonio è una delle scelte più profonde e introspettive durante la pianificazione delle nozze. Non si tratta solo di affidare un compito all’interno del matrimonio, ma è una dimostrazione di fiducia e stima profonda nei confronti di chi sceglierete. Per questo motivo tale scelta, va presa con la massima calma e consapevolezza tra le persone che vi stanno più a cuore. I testimoni, non sono solo coloro che vi supporteranno nel giorno del vostro matrimonio, ma dovrebbero essere coloro che sono al vostro fianco nella vita.

Testimoni di nozze in Chiesa: requisiti e falsi miti da sfatare

Passaparola errati, hanno generato parecchia confusione rispetto ai requisiti che devono o non devono avere i testimoni durante la funzione religiosa nel culto cattolico.

A differenza di quanto accade per gli sposi, che nel rito cattolico, devono necessariamente aver ricevuto Battesimo, Cresima e dimostrarlo con la relativa documentazione, i testimoni non devono necessariamente essere battezzati o cresimati. 

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Che requisiti devono avere i testimoni nel matrimonio in Chiesa?

I testimoni devono:

  1. Aver raggiunto la maggiore età.
  2. Essere capaci di intendere e volere.
  3. Essere in pieno possesso dei loro diritti civili.
  4. Essere almeno due ( minimo, uno per la sposa e uno per lo sposo).
  5. Se gli sposi o uno dei due è straniero o residente all’estero, è obbligatorio che almeno uno dei due testimoni abbia la cittadinanza italiana.
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Che requisiti non sono richiesti ai testimoni nel matrimonio in Chiesa?

I testimoni non devono necessariamente essere:

  1. Battezzati e cresimati, (requisiti invece richiesti dal canone 874 agli sposi e a padrino e madrina di Battesimo e Cresima).
  2. Cattolici praticanti
  3. Essere in numero pari
  4. Non separati o divorziati

Questo perchè all’interno del rito cattolico è il Parroco a ricoprire il ruolo religioso, mentre ai testimoni spetta il compito di apportare le firme sul registro dei matrimoni dopo la lettura degli articoli del Codice Civile ricoprendo così un ruolo puramente civile.

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