CANI AL MATRIMONIO: SI, MA CON IL DOVUTO RISPETTO!

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Nel giorno del loro matrimonio, sono sempre più le coppie che decidono di includere i loro cani all’evento, considerati ormai membri della loro famiglia.

I ruoli che i cani possono ricoprire durante il matrimonio sono i più svariati, damigelle, paggetti, addirittura accompagnare gli sposi all’altare.

Damigelle e paggetti a quattro zampe, fanno si che la ricerca agli accessori come collari fioriti, pettorine elganti, papillon e cravattine, sia diventato un vero trend per ottenere scatti unici.

Ma c’è una cosa che non dobbiamo mai dimenticare quando decidiamo di includere i cani al matrimonio: il benessere animale deve venire prima di qualsiasi altra cosa!

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Quindi;

  1. Assicuratevi che la location scelta, sia per il rito che per il ricevimento, consenta la presenza di animali e di ricevere tutte le autorizzazioni necessarie.
  2. Entrate scenografiche, corse o messa in posa per gli scatti, solo se non richiedono alcuna forzatura!
  3. Assicuratevi che ci siano spazi confortevoli dedicati, non eccessivamente esposti alla folla, ai rumori e a qualsiasi fonte di pericolo o stress per il cane.
  4. Evitate tutti quegli accessori invasivi, acquistate solo attrezzatura professionale da provare con largo anticipo, va bene il fattore estetico, ma non dimenticate che non state agghindando un giocattolo ma un essere vivente!
  5. Ricordate che non avrete così tanto tempo per badare ai vostri amici a quattro zampe, quindi prendete in considerazione l’idea di ingaggiare personale dedicato, come un dog sitter professionista che se ne prenda cura.

Il Matrimonio è un giorno importante, ed è giusto includere tutto ciò che per voi è importante, ma come ogni cosa importante, abbiatene cura.

E voi cosa ne pensate?

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Le damigelle della sposa

Le origini della tradizione

Il ruolo delle damigelle in occidente, ha origine da un’antica legge romana, che richiedeva che ad un matrimonio, ci fossero almeno dieci testimoni, uomini e donne, vestiti come gli sposi per confondere gli spiriti malvagi che si credeva comparissero alle cerimonie per maledire i futuri sposi.
Questa usanza perdurò per molti secoli, tanto che in alcune fotografie di matrimoni di epoca vittoriana è difficile distinguere quali siano gli sposi e quali i testimoni.

Il ruolo della damigella

Oggi il ruolo della damigella è tornato in uso grazie all’influenza americana. E’ da oltreoceano infatti, che prendono vita le tendenze più amate nel mondo del wedding.

La parola inglese ” bridesmaid ” significa letteralmente domestica della sposa, le damigelle infatti,  non hanno solo un ruolo scenografico all’interno del corteo, ma dovrebbero essere operative e di supporto, durante i preparativi del matrimonio e nell’organizzazione dell’addio al nubilato. 

Questo ruolo, nelle cerimonie americane, è per tradizione, molto importante e preso seriamente, tanto che, alla richiesta “ vuoi diventare la mia damigella?”, ci si prende del tempo per rispondere e, un eventuale rifiuto, non è mai preso come un offesa, ma bensì come l’onestà di ammettere di non potersi far carico con serietà e profondità dell’impegno.

Quindi spose italiane, proviamo a prenderla nella stessa maniera e vivere bene sia le risposte affermative che negative!

Le damigelle nel corteo, quante ?

Lungo il corteo, le damigelle sono quelle che aprono la strada alla sposa, le damigelle possono essere tra le 8 e le 12.

Se dovessero essere meno di tre, una o in numero dispari, il bon ton inglese le prevede in fila indiana, mentre se sono due o multipli di due dovrebbero procedere a coppie.

La scelta delle damigelle

1. Scegliete persone a voi vicine, pronte a consigliarvi e a sostenervi, non solo durante la giornata, ma lungo tutti i preparativi.

2. Le damigelle devono essere felici di partecipare, quanto voi nel coinvolgerle, quindi non mettetele in difficoltà nel dover svolgere mansioni o spese che non possono o non vogliono sostenere.

3. Non fatele mai sentire in difetto, pretendendo che indossino colori o modelli di abito con la quale non si sentirebbero a loro agio.

4. Non prendetela come fosse un lavoro, ma come una buona occasione per passare del tempo insieme e divertirvi.

5. Se qualcuno non dovesse accettare il ruolo, non prendetela sul personale, fare la damigella spesso ha un costo in termini sia di tempo che di denaro, per non parlare del fatto che qualcuno può non sentirsela di sfilare lungo il corteo.

L’ abito delle damigelle

L’abito delle damigelle diventa parte integrante della scenografia del matrimonio, dovrebbe quindi, rispecchiare stile, mood, tema e colori del matrimonio, senza naturalmente far sfigurare la sposa. Da evitare quindi il bianco.

Chi paga l’abito delle damigelle?

Non è una regola che la sposa paghi l’abito, anzi, generalmente dovrebbe essere a carico delle damigelle, mentre spetta alla sposa provvedere a corsage, bouquet e ad un regalo speciale.

Pret a porte o su misura?

Prima di mettervi alla ricerca degli abiti per le damigelle, scegliete che percorso intraprendere: pret a porte o su misura. Se optate per il pret a porte, cercate di recarvi nello stesso negozio, altrimenti sarebbe davvero complicato ottenere l’effetto armonico.

Se optate invece per il su misura, ricordatevi l’importanza di scegliere un tessuto unico.

Gli abiti delle damigelle devono essere dello stesso modello?

 Per ottenere la giusta armonia, non è necessario che gli abiti delle damigelle siano identici, anzi, lasciate che ogni damigella scelga il modello che meglio la valorizzi e con la quale si senta a proprio agio. Potrete ricercare l’armonia, per esempio, attraverso la scelta dello stesso tessuto o colore.

Gli abiti delle damigelle devono essere dello stesso colore?

potete scegliere:

  1. Lo stesso colore per un effetto macchia
  2. Diverse sfumature di uno stesso colore per un effetto dinamico
  3.  Un mix di colori della stessa palette per vivacizzare il corteo

Ma ricordate, ad armonizzare il tutto sarà la scelta dello stesso tessuto!

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